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Nel cuore selvaggio della Papua Occidentale, sul lato indonesiano della Nuova Guinea, si estende una delle ultime frontiere del viaggio: la West Papua, una terra remota dove fitte giungle pluviali, fiumi inesplorati e comunità indigene preservano uno stile di vita rimasto intatto per secoli. Qui il tempo scorre lento, e il contatto con il mondo moderno è ancora minimo, offrendo un’esperienza autentica e profonda per chi cerca un viaggio fuori dalle rotte convenzionali.
Tra i popoli più affascinanti di questa regione ci sono i Korowai, noti per le loro incredibili case sugli alberi costruite fino a 30 metri d’altezza. Isolati fino a pochi decenni fa, i Korowai vivono ancora seguendo tradizioni ancestrali: cacciano con archi e frecce, raccolgono frutti della foresta e tramandano oralmente miti e credenze animiste. Incontrarli significa scoprire un modo di vivere profondamente connesso alla natura e alle proprie radici culturali.
Raggiungere i villaggi Korowai richiede giorni di cammino attraverso la foresta e lunghi tratti in canoa sui fiumi. È un viaggio impegnativo ma straordinario, dove ogni passo nella giungla avvicina a una comprensione più profonda di culture ancora lontane dall’omologazione globale. Il contatto con le popolazioni locali, se vissuto con rispetto e consapevolezza, offre una delle esperienze umane più intense che il viaggiare possa offrire.
Oltre ai Korowai, la West Papua ospita oltre 250 gruppi etnici, tra cui i Dani, gli Asmat e molte altre culture indigene. Un vero mosaico di diversità linguistica e culturale, che rende questa regione unica al mondo. Viaggiare qui significa anche assumersi una responsabilità: praticare un turismo sostenibile e rispettoso, per contribuire alla tutela di queste tradizioni e degli ecosistemi che le custodiscono.
Gli ultimi uomini che vivono sugli alberi, nella giungla di Papua